L’Ansiolisi
“Dottore quando devo venire dal Dentista inizio a stare male dal giorno prima per l’ansia e la paura!”
Quante volte ci è capitato di sentire questa frase dai pazienti! E non si tratta necessariamente di persone “strane” o “problematiche” come purtroppo vengono definite in modo sbrigativo anche da tanti colleghi. L’ansia e la fobia collegate alla seduta odontoiatrica hanno le loro radici proprio nell’importanza fisiologica e psicologica che ha la bocca per ognuno di noi.
Tutti sappiamo che il primo modo con cui l’essere umano scopre il mondo è proprio con la bocca: il bambino porta gli oggetti e le mani alla bocca per prenderne consapevolezza.
Il cavo orale poi con lo sviluppo del soggetto diventerà il luogo del gusto, della parola, ma anche della mimica facciale e dei contatti col mondo. Pensiamo a quante volte un sorriso o un bacio ma anche una smorfia o una linguaccia rientrano nella comunicazione non verbale del nostro linguaggio.
L’area del cervello dedicata al controllo della bocca è insieme alle mani di gran lunga più vasta di quella dedicata a tutto il resto del corpo. Ecco quindi che possiamo più facilmente comprendere come l’apertura della bocca di fronte al dentista ed a procedure spesso sconosciute possa rappresentare per il nostro subconscio una simbolica “apertura” di fronte all’ignoto, e come tale alimentare l’ansia che si nutre proprio di questo.
La base di partenza del nostro credo professionale è che i pazienti hanno il DIRITTO di ricevere e noi il DOVERE di garantire trattamenti efficaci PRIVI DI ANSIA E DOLORE.
Fortunatamente le tecniche di anestesia locale utilizzate presso il nostro studio risolvono brillantemente il problema del dolore
Ma per l’ansia e la paura cosa si può fare??? Ecco che entra in gioco uno strumento ancora più potente: l’ansiolisi
Il termine ansiolisi, da noi preferito al più comune sedazione, rimanda fortemente al suo obiettivo che è perseguire la salute del paziente andando incontro alle sue necessità in quanto persona.
Oggi la tematica della sicurezza e della tranquillità del paziente è davvero la nuova frontiera della medicina.
Il dolore e l’ansia attraverso meccanismi neuroendocrini minano l’omeostasi, ovvero l’equilibrio del nostro corpo, e mettono a rischio la vita stessa. (Il dolore e l’ansia sono la prima casa di perdita di coscienza ed emergenza negli studi odontoiatrici)
Offrire ai nostri pazienti cure in regime di ansiolisi significa fare prevenzione dello stress operatorio e creare il giusto clima per lavorare in serenità e precisione anche per noi operatori.
Inoltre, molti nostri pazienti sono sempre più impegnati e di corsa nel caos della vita lavorativa e degli impegni famigliari: la possibilità di allungare la durata della seduta odontoiatrica e condensare le terapie grazie al livello di tranquillità raggiunto dai nostri pazienti offre un grande vantaggio anche a chi ha necessità di cure lunghe e poco tempo da dedicare.
L’innalzamento dell’età media ha creato poi un gran numero di pazienti non più giovanissimi già in cura con terapie farmacologiche complesse, che devono essere attentamente valutate prima di eseguire procedure anche apparentemente semplici.
Nel nostro studio siamo convinti che la ricerca dell’equilibrio tra paziente, operatore, farmaci sia la chiave per costruire una relazione vincente per portare alla cura dei nostri assistiti.
Ecco quindi perché teniamo tanto ad una visita scrupolosa e un’attenta raccolta dei dati sulla salute generale delle persone fin dalla prima visita.
Come funziona l’ansiolisi nel nostro Studio?
Una volta accolti in sala d’attesa i pazienti che desiderano intraprendere le cure con l’aiuto dell’ansiolisi riceveranno, in un ambiente moderno e confortevole, il nostro “cocktail di benvenuto”; una presedazione in gocce dal dosaggio sempre personalizzato che aiuterà a rilassarsi.
Se necessario, con l’aiuto di un piccolo accesso venoso, verrà somministrato un altro farmaco durante la seduta per garantire la tranquillità del paziente. Durante tutta la procedura verranno monitorati il battito del cuore, la saturazione dell’ossigeno nel sangue e la pressione arteriosa, in modo da poter sempre lavorare in sicurezza.
Altri farmaci analgesici ( anche in via preliminare) e antinfiammatori vengono utilizzati per il benessere e la protezione del paziente.
Il decorso post operatorio è enormemente migliorato da questa metodica: gonfiore e dolore sono eliminati o ridotti al minimo!
Se sei curioso di conoscere meglio il nostro metodo di lavoro e desideri discuterne con uno dei nostri medici per trovare una soluzione personalizzata. Contattaci!